Quando si parla di polveri sottili, รจ necessario prevedere un impianto di aspirazione studiato appositamente per ogni caso specifico. Infatti, non tutte le polveri sottili sono uguali e, molto spesso, lโesposizione a queste puรฒ rappresentare un rischio per la salute degli operatori.
RIBO si occupa da sempre di studiare soluzioni personalizzate per evitare la dispersione di polveri sottili nellโambiente di lavoro. Generalmente, il processo che seguiamo per il trattamento delle polveri sottili si suddivide in tre fasi: vediamole insieme.
1. Scegliere il filtro giusto
Come giร specificato in apertura, non tutte le polveri sottili sono uguali. Per questo motivo, nei casi piรน particolari, gli esperti RIBO effettuano unโanalisi preliminare su un campione di materiale, richiesto al cliente, per stabilirne la granulometria e le caratteristiche. Questo passaggio aiuta a determinare la classe di filtrazione piรน adatta alla specifica granulometria.
Una volta stabilita la granulometria, si va a scegliere il media filtrante piรน idoneo per aspirare questo tipo di materiale. Questi sistemi seguono la classificazione delle polveri pericolose per la salute e dei relativi dispositivi di aspirazione, regolata dalla norma IEC 60335-2-69 a livello mondiale e dalla norma EN 60335-2-69 a livello europeo.
- Categoria di polveri L (moderata). Rientrano in tale categoria polveri con valori CMA (Concentrazione massima ammessa sul posto di lavoro) maggiori di 1 mg/mยณ. I filtri appartenenti a questa categoria sono in grado di trattenere almeno il 99% di particelle aspirate.
- Categoria di polveri M (media). Rientrano in tale categoria polveri con valori CMA maggiori di 0,1 mg/mยณ e polveri di legno. I filtri appartenenti a questa categoria sono in grado di trattenere almeno il 99,9% di particelle aspirate.
- Categoria di polveri H (alta). Rientrano in tale categoria polveri con valori CMA minori di 0,1 mg/mยณ, incluse le polveri cancerogene e patogene. I filtri appartenenti a questa categoria sono in grado di trattenere almeno il 99,995% di particelle aspirate.
A questa classificazione vanno aggiunti anche i filtri assoluti ULPA (Ultra Low Penetration Air), che rappresentano lโultimo stadio di filtrazione, quello che trattiene le polveri piรน fini in assoluto.
2. Sistemi aggiuntivi di filtrazione
Sebbene la scelta del giusto filtro sia importante, ancora piรน importante รจ lโinstallazione di un sistema di separazione a monte del filtro principale. Lโobiettivo รจ quello di far arrivare meno materiale possibile al filtro principale dellโaspiratore, per preservarne le prestazioni piรน a lungo nel tempo.
Per questo, gli aspiratori industriali RIBO, pensati per il trattamento delle polveri sottili, possono prevedere un prefiltro ciclonico che consente di catturare oltre il 90% del materiale aspirato prima che raggiunga il filtro principale, separando le particelle piรน grossolane da quelle piรน fini grazie alla sua funzione di separatore inerziale.
3. Sistemi automatici di pulizia del filtro ad aria compressa
Per preservare il filtro nel tempo, รจ necessario predisporre dei sistemi automatici di pulizia, per rimuovere il residuo di polvere depositata. Generalmente, ci si avvale dellโaria compressa, che puรฒ essere utilizzata in due modi differenti:
- Lโaspiratore viene collegato al sistema di aria compressa dellโofficina, tramite un attacco diretto. In questo modo, viene rilasciato un getto di aria compressa allโinterno della cartuccia filtro per pulirla dalle polveri depositate. Questi getti di aria possono essere sequenziali e temporizzati.
- Qualora nellโofficina non fosse presente un impianto di aria compressa, รจ possibile prevedere un compressore a bordo dellโaspiratore, per generare lโaria compressa in maniera autonoma e pulire il filtro dagli eventuali residui di polveri sottili.